Il gioco, quando viene utilizzato come strumento di socializzazione o semplicemente come svago, in linea di massima no. Può diventare patologico quando si ha un comportamento persistente che va a “condizionare” la sfera personale, familiare e lavorativa.
Quando diventa patologico, il gioco può essere definito una "dipendenza senza sostanza" che in alcuni casi si accompagna all'uso di sostanze stupefacenti e/o di alcool, a problemi della sfera emotiva-affettiva-sessuale o a disturbi da deficit dell'attenzione con iperattività. Inoltre i giocatori possono essere a rischio di sviluppare patologie correlate allo stress come: ipertensione, ulcera peptica ed emicrania
Alcuni giocatori sono semplicemente degli appassionati. In questi casi si tratta di persone che stabiliscono di investire nel gioco una somma definita di denaro e giocano per divertirsi piuttosto che per inseguire a tutti i costi la vincita, consapevoli delle reali probabilità di vincita senza scommettere somme superiori alle proprie possibilità.
D'altro canto é possibile avere problemi di gambling (gioco d'azzardo) pur non essendo un giocatore patologico. Questo avviene quando una persona perde molti soldi al gioco in un momento particolare della sua vita che lo ha spinto ad un comportamento sconsiderato, ma episodico. Quasi sempre problemi del genere si risolvono da soli, senza il bisogno di un intervento professionale.
Non sono pochi gli studi che hanno evidenziato, nei giocatori patologici, alti tassi di dipendenza da alcol, depressione, disordini di personalità anti-sociali, instabilità dell’umore e altri disturbi. Molti ricercatori pertanto sospettano che i problemi legati al gioco siano spesso sintomatici di una soggiacente condizione di disagio.
Certo, si tratta di trattamenti efficaci e ne esistono diversi: i servizi ambulatoriali (Ser.D.), le strutture residenziali e semi-residenziali, i giocatori anonimi,ecc. Non esiste un programma adatto per tutti: se una modalità di cura non ha funzionato con un particolare individuo, un’altra potrebbe sortire un effetto positivo.
Tutti i giochi d'azzardo sono potenzialmente pericolosi. I motivi che inducono un giocatore a scegliere un gioco piuttosto che un altro sono soggettivi. In base a studi recenti, si é potuto rilevare una preferenza per le slot machines, i giochi con le carte e le scommesse sportive.
Quando un giocatore compromette o intacca in qualche modo, se pur minimo, le relazioni familiari, lavorative, economiche e sociali, si può parlare di problema. Stiamo parlando di persone che continuano ad aumentare giorno dopo giorno la loro attenzione al gioco d'azzardo in qualsiasi sua forma, cercando di reperire importi sempre più alti inseguendo quel miraggio che é la vincita in grado di far recuperare i soldi persi. Molto spesso, si tenta di fermarsi ma inutilmente e quando si prova si diventa più irritabili.
Quando si é giovani si scoprono cose nuove e si è sempre alla ricerca di emozioni forti. Questa continua ricerca é relativamente collegata al grado di eccitazione che esse sono in grado di generare.
Molto spesso, a questa propensione, si affiancano abitudini personali e familiari legate al gioco che tendono ad influenzare il comportamento degli adolescenti. I giovani che manifestano chiari segnali di dipendenza dal gioco patologico, spesso hanno un genitore con problemi di gioco e magari hanno iniziato a giocare proprio con lui, possono provenire da una crisi familiare, manifestano disagio e insoddisfazione generalizzata o non sono particolarmente capaci di gestire i soldi nella vita quotidiana.
I segnali da non trascurare sono: